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Macchie scure della pelle?

ACETOLITO SCHIARENTE

AL CORBEZZOLO E ROSA CANINA

Un acetolito non è solo una ricetta erboristica, ma è l'applicazione intelligente della chimica!

Questa preparazione sfrutta la sinergia di tre componenti fondamentali: l'aceto, le foglie di corbezzolo e i cinorrodi di rosa canina.

L'efficacia finale di questo trattamento schiarente e depigmentante, che puoi fare facilmente in casa, si basa interamente sulla capacità dell'aceto di estrarre e proteggere i principi attivi chiave.

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Illustarione IA aceto schiarente

Ma che cos’è un acetolito?

Con questa antica preparazione si sfrutta il potere solvente dell’aceto: grazie alle sue caratteristiche chimiche l’aceto riesce a solubilizzare tantissime sostanze idrosolubili e una piccolissima parte di sostanze liposolubili e di oli essenziali.

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INGREDIENTI

  • 500 ml di ottimo aceto di vino bianco, di mela o qualsiasi altro purché abbia almeno il 5% di acido acetico (se è autoprodotto puoi misurare il suo pH con delle comuni cartine al tornasole);

  • 50 g di foglie di corbezzolo di un anno essiccate;

  • 50 g di cinorrodi maturi e freschi di rosa canina.

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Puoi utilizzare i cinorrodi di qualsiasi rosa purché non sia trattata chimicamente.

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Illustrazione IA ingredienti aceto schiarente
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illustrazione IA come si fa l'aceto schiarente

COME SI FA

  • Lascia interi i cinorrodi e punzecchiali con un grande ago.

  • Fai in piccole parti le foglie di corbezzolo.

  • Unisci tutti gli ingredienti in un contenitore a chiusura ermetica e con collo abbastanza largo che possa, dopo il periodo di macerazione, permettere di eliminare facilmente le botaniche.

  • Chiudi il contenitore, ponilo al buio e al fresco per 15 giorni. Ti consiglio di agitare soprattutto i primi 3-4 giorni e assicurarti che le botaniche siano sempre immerse nell’aceto.

  • Trascorso il periodo di macerazione filtra e aggiungi tanto aceto quanto ne servirà per arrivare ai 500 ml iniziali.

  • Imbottiglia con tappo non di sughero ed etichetta.

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SCADENZA

Se perfettamente conservato ha una durata di 3 anni, dopodiché le sue proprietà inizieranno a scemare.

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Illustrazione IA scadenza aceto schiarente
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illustarzione IA utilizzo aceto schiarente

COME SI USA

  • Imbevi una pezzuola morbida con questo acetolito e tampona ripetutamente le macchie cutanee.

  • Esegui, quotidianamente, queste applicazioni quante più volte puoi.

 

 

È un trattamento che non darà risultati in pochi giorni: ci vorranno anche diverse settimane prima di vedere scomparire le macchie.

La costanza, in questo trattamento è fondamentale!

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Iperpigmentazione: la natura e le cause delle macchie cutanee

Le macchie scure sulla pelle sono un fenomeno chiamato iperpigmentazione e sono causate da un accumulo eccessivo e disomogeneo di melanina (il pigmento naturale che dà colore a pelle, capelli e occhi) in alcune aree della pelle.

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Le forme più comuni sono:

  • lentigo solari (o macchie senili): macchie piccole e

circoscritte, causate dal danno solare cumulativo, tipiche di viso, mani e décolleté;

  • melasma: macchie più estese e irregolari, che colpiscono

prevalentemente il viso (fronte, guance, labbro superiore) e mani.

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illustrazione IA lentiggini
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illustrazione IA donna incinta

L'eccessiva produzione di melanina da parte delle cellule chiamate melanociti è innescata principalmente da:

  • l’esposizione solare e i raggi UV. È la causa principale. Il sole stimola i melanociti a produrre melanina come meccanismo di difesa, ma un'esposizione eccessiva o senza protezione può portare a una produzione non uniforme;

  • fattori ormonali. Squilibri ormonali, in particolare nelle donne (gravidanza, uso di contraccettivi orali o terapie ormonali sostitutive), stimolano la produzione di melanina, causando spesso il melasma;

  • infiammazione e danni cutanei. Qualsiasi lesione, trauma, acne, eczema, o procedura estetica aggressiva può innescare un’iperpigmentazione nella zona interessata.

  • predisposizione genetica e farmaci. Alcune persone sono geneticamente più predisposte. Anche l'uso di certi farmaci fotosensibilizzanti può scatenare o peggiorare le macchie.

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L'iperpigmentazione, pur essendo quasi sempre una condizione benigna, può causare un significativo disagio estetico e richiede trattamenti mirati che agiscano contemporaneamente sull'inibizione della melanina e sulla rigenerazione della pelle.

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I tre ingredienti

Comprendere queste cause è fondamentale per capire come agisce l'Acetolito schiarente. Questa preparazione attacca il problema su tre livelli, sfruttando la sinergia dei suoi ingredienti e l'ambiente acido creato dall'aceto.

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illustrazione IA donna con macchie scure sulla pelle
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illustrazione IA aceto di mele

Aceto: stabilizzatore ed esfoliante

L'aceto è l'elemento chimico essenziale affinché questa ricetta funzioni.

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Il basso pH (≈2.5−3.5) stabilito dall'acido acetico svolge tre funzioni vitali:

  • massimizzare l'estrazione: agisce come un eccellente solvente per estrarre efficacemente i composti idrosolubili (come l'arbutina e la vitamina C) dalle botaniche;

  • garantire la stabilità: l'ambiente acido è l'unico che garantisce, a livello domestico, la massima protezione e stabilità della vitamina C, rallentando e riducendo il più possibile la sua inevitabile e rapida degradazione, Garantisce, oltretutto, una lunga durata di conservazione;

  • effetto peeling leggero: l'acido acetico si comporta come un alfa-idrossiacido. Questa è una sostanza conosciuta anche come acido della frutta, nota in cosmesi per la sua azione esfoliante e levigante. La sua attività esfoliante aiuta a rompere i legami tra le cellule morte superficiali, facilitando l'eliminazione delle cellule già pigmentate (macchie) e potenziando la penetrazione dei principi attivi schiarenti.

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Foglie di corbezzolo: azione depigmentante primaria

L'azione schiarente è principalmente legata all'estrazione dell'arbutina dalle foglie di corbezzolo. L'arbutina è una sostanza polare che facilmente si solubilizza in aceto ed è il principio attivo chiave per la depigmentazione.

L'Arbutina agisce come un inibitore dell'enzima tirosinasi. Poiché la tirosinasi è l'enzima fondamentale che avvia la sintesi della melanina, bloccando questa attività si riduce la produzione eccessiva di pigmento, contrastando la formazione delle macchie.

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illustrazione IA corbezzolo

Arbutus unedo L.

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Famiglia: Ericaceae

​

Parti utilizzate: radici, foglie, fiori

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Costituenti principali: arbutina, idrochinone, tannini.

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illustrazione IA rosa canina

Rosa canina L.

​

Famiglia: Rosaceae

​

Parti utilizzate: cinorrodi

​

Costituenti principali: vitamina C, A, acido malico, acido citrico, tannini, carotenoidi, flavonoidi, antociani.

Cinorrodi di rosa canina: supporto antiossidante e rigenerante

I cinorrodi, sono una fonte concentrata di vitamina C (acido ascorbico) e di tanti altri antiossidanti quali:

  • acidi organici (malico, citrico);

  • polifenoli e flavonoidi (quercitina, antociani, catechine).

​

Tutte queste sostanze partecipano a neutralizzare i radicali liberi, che sono conseguenza di stati di stress quale l'esposizione solare ai raggi UV: principali stimolatori della melanogenesi e del fotoinvecchiamento.

La vitamina C è inoltre essenziale per la sintesi del collagene, supportando la riparazione del tessuto cutaneo, un fattore fondamentale nel contrastare l'iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH).

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Riassunto

L'Acetolito Schiarente è un trattamento efficace perché agisce in modo completo:

  • l'arbutina inibisce la produzione di melanina;

  • la vitamina C protegge dai radicali liberi;

  • l'aceto esfolia la pelle, eliminando il pigmento superficiale.

 

Questa potente sinergia richiede tempo per produrre effetti visibili, poiché l'inibizione enzimatica e il ricambio cellulare sono processi lenti. Per questo motivo, la ricetta sottolinea che la costanza nell'applicazione quotidiana è l'elemento fondamentale per vedere le macchie scomparire, ahimè, anche dopo diverse settimane.

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illustazione IA donna che studia
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Fonti

  • Boo, Y. C. (2021). Arbutina come agente depigmentante della pelle con proprietà antimelanogeniche e antiossidanti. Antioxidants (Basel), 10(7), 1129. doi: 10.3390/antiox10071129.

  • Campanini, E. (2019). Dizionario di fitoterapia e piante medicinali (4ª ed.). Tecniche Nuove.

  • Farah, H. S., Alhmoud, J. F., Al-Othman, A., Alqaisi, K. M., Atoom, A. M., Shadid, K., Shakya, A., & AlQaisi, T. (2020). Effect of pH, Temperature and Metal Salts in Different Storage Conditions on the Stability of Vitamin C Content of Yellow Bell Pepper Extracted in Aqueous Media. Systematic Reviews in Pharmacy, 11(9), 661-667.

  • Lu, J., Zhou, J., Liang, C., Liang, H., Yu, J., Li, Y., Zhang, W., Lu, J., Zheng, Y., Hao, M., Shu, B., & Liu, Q. (2024). α-Arbutin ameliorates UVA-induced photoaging through regulation of the SIRT3/PGC-1α pathway. Frontiers in Pharmacology, 15, 1413530. doi: 10.3389/fphar.2024.1413530.

  • Miguel, M. G., Faleiro, M. L., Guerreiro, A. C., & Antunes, M. D. (2014). Arbutus unedo L.: Proprietà chimiche e biologiche. Molecules, 19(10), 15799-15823. doi: 10.3390/molecules191015799.

  • Repert, S., Matthes, S., & Rozhon, W. (2022). Quantification of Arbutin in Cosmetics, Drugs and Food Supplements by Hydrophilic-Interaction Chromatography. Molecules, 27(17), 5673. doi: 10.3390/molecules27175673.

  • Sanna, C., Chiocchio, I., Mandrone, M., Bonvicini, F., Gentilomi, G. A., Trincia, S., & Poli, F. (2023). Analisi metabolomica e bioattività delle foglie di Arbutus unedo raccolte durante le stagioni in diversi habitat naturali della Sardegna (Italia). BMC Plant Biology, 23, 490. doi: 10.1186/s12870-023-04497-0.

  • Yin, X., Chen, K., Cheng, H., Chen, X., Feng, S., Song, Y., & Liang, L. (2022). Chemical Stability of Ascorbic Acid Integrated into Commercial Products: A Review on Bioactivity and Delivery Technology. Antioxidants (Basel), 11(1), 153. doi: 10.3390/antiox11010153.

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